Alterità e diversità”: una serie di iniziative culturali al Dopolavoro Ferroviario di Velletri

L’opinione pubblica e il sentire comune utilizzano soventemente termini come Alterità e Diversità. Il confronto tra il tradizionale e globale sistema culturale occidentale e le infinite peculiarità locali è oggi al centro degli studi sociologici, filosofici e antropologici. 
VELLETRI – Nell’epoca dell’informazione globale ed istantanea, temi del genere sfondano le barriere del discorso accademico e diventano parte integrante del vivere quotidiano, rendendo necessario, forse indispensabile, trovare nuovi moduli espressivi e modelli interpretativi.

Il rischio più grande nell’affrontare tematiche come disabilità, omosessualità, diversità etniche, religiose etc. senza possedere strumenti analitici adeguati, è quello di banalizzare gli studi, costringendoli nelle dinamiche qualunquiste tipiche del mondo di internet.“Alterità” vuole riportare la giusta cognizione su tutto questo, affrontando il problema con lo strumento più tradizionale, e in qualche modo più efficace, conosciuto dall’uomo: l’arte. Con i moduli tipici del discorso artistico, attraverso le forme più varie di espressione, l’iniziativa vuole condurre un dialogo aperto con il pubblico, mostrare, come conviene all’arte, la sintesi di un ragionamento tanto amplio da risultare troppo difficile se affrontato esclusivamente da strumenti di tecnico o specialista. Fotografia, scultura, pittura, teatro, poesia etc; una grande fiera dell’arte intorno alla stessa idea: l’Alterità come potenzialità. Con l’aiuto dell’Associazione La Mano, dei suoi artisti e degli ospiti che abbiamo invitato a partecipare all’iniziativa, L’Associazione R/Esistenza – DopoLavoro Ferroviario di Velletri, ribadisce la cura e l’impegno intorno a temi sociali e culturali fondamentali per un corretto funzionamento civico. La mostra permanente, fulcro dell’intera iniziativa e sostanziata dalle opere dello scultore Palmiro Taglioni “Le donne con la pietra”, della pittrice Eloisa Guidarelli “The Wall”e del fotografo Marco Martini “CHON”, inaugurata il giorno 16 Giugno da Fabrizio Rinaldi e Claudio Leoni, mette in luce le meccaniche mentali e sociali dietro gli opposti sentimenti di allontanamento e integrazione, portando attenzione anche a tematiche, più facilmente percepibili, come la disparità di genere nelle opportunità di vita, per dimostrare come la contaminazione sia il motore principale di una società aperta al confronto. Tramite la testimonianza di Habhram Tesfay per il Movimento Eritrea Libera e il commento della blogger e scrittrice Pina Piccolo sarà affrontato il difficile tema dell’immigrazione. Le due settimane di mostra saranno arricchite da iniziative culturali e sociali di vario genere, grazie all’intervento di diversi gruppi e associazioni, tra cui A.L.F.A.D., Primo Sole e Le Donne in Nero. Concerti e Jam condiranno la diecigiorni d’arte, con l’aiuto della Velester Music School, i progetti musicali “There Was me in Myself” di Corrado Maria De Santis e “Affluenti Sonori” di Laura de Santis e Fabio Ludovisi. L’appuntamento letterario sarà coronato dalla presentazione del libro “La grande guerra di Achille” di Claudio Leoni. La diversità, insomma, intesa come felice confronto tra infinite e variegate parti, nella prospettiva del comune progresso e benessere. La mostra sarà aperta al pubblico per l’intera durata dell’evento con ingresso gratuito dal 16/06 al 25/06, dalle ore 18.00 alle ore 24.00.

Acusticando & world apriranno la serata dell’apertura il 16/06 il gruppo è composto da Marisa Felice , Marco Mariotti e Dario Petrassi